A TUTTI GLI INSEGNANTI… BUON INIZIO…CON PASSIONE…

HO TROVATO QUESTO POST SU FACEBOOK E NON LO VOGLIO CAMBIARE DI UNA VIRGOLA… LEGGETE…FA RIFLETTERE…CON L’AUGURIO CHE POSSA RISVEGLIARE QUALCHE PASSIONE DENTRO CHI MAGARI L’HA PERSA DIETRO LA ROUTINE …

Che cosa avrei voluto sentirmi dire il primo giorno di scuola dai miei professori o cosa vorrei che mi dicessero se tornassi studente?
Il racconto delle vacanze? No. Quelle dei miei compagni? No. Saprei già tutto. Devi studiare? Sarà difficile? Bisognerà impegnarsi di più? No, no grazie. Lo so. Per questo sto qui, e poi dall’orecchio dei doveri non ci sento. Ditemi qualcosa di diverso, di nuovo, perché io non cominci ad annoiarmi da subito, ma mi venga almeno un po’ voglia di cominciarlo quest’anno scolastico. Dall’orecchio della passione ci sento benissimo.
Dimostratemi che vale la pena stare qui per un anno intero ad ascoltarvi. Ditemi per favore che tutto questo c’entra con la vita di tutti i giorni, che mi aiuterà a capire meglio il mondo e me stesso, che insomma ne vale la pena di stare qua. Dimostratemi, soprattutto con le vostre vite, che lo sforzo che devo fare potrebbe riempire la mia vita come riempie la vostra. Avete dedicato studi, sforzi e sogni per insegnarmi la vostra materia, adesso dimostratemi che è tutto vero, che voi siete i mediatori di qualcosa di desiderabile e indispensabile, che voi possedete e volete regalarmi. Dimostratemi che perdete il sonno per insegnare quelle cose che – dite – valgono i miei sforzi. Voglio guardarli bene i vostri occhi e se non brillano mi annoierò, ve lo dico prima, e farò altro. Non potete mentirmi. Se non ci credete voi, perché dovrei farlo io? E non mi parlate dei vostri stipendi, del sindacato, della Gelmini, delle vostre beghe familiari e sentimentali, dei vostri fallimenti e delle vostre ossessioni. No. Parlatemi di quanto amate la forza del sole che brucia da 5 miliardi di anni e trasforma il suo idrogeno in luce, vita, energia. Ditemi come accade questo miracolo che durerà almeno altri 5 miliardi di anni. Ditemi perché la luna mi dà sempre la stessa faccia e insegnatemi a interrogarla come il pastore errante di Leopardi. Ditemi come è possibile che la rosa abbia i petali disposti secondo una proporzione divina infallibile e perché il cuore è un muscolo che batte involontariamente e come fa l’occhio a trasformare la luce in immagini.

Ci sono così tante cose in questo mondo che non so e che voi potreste spiegarmi, con gli occhi che vi brillano, perché solo lo stupore conosce.
E ditemi il mistero dell’uomo, ditemi come hanno fatto i Greci a costruire i loro templi che ti sembra di essere a colloquio con gli dei, e come hanno fatto i Romani a unire bellezza e utilità come nessun altro. E ditemi il segreto dell’uomo che crea bellezza e costringe tutti a migliorarsi al solo respirarla. Ditemi come ha fatto Leonardo, come ha fatto Dante, come ha fatto Magellano. Ditemi il segreto di Einstein, di Gaudì e di Mozart. Se lo sapete ditemelo.

Ditemi come faccio a decidere che farci della mia vita, se non conosco quelle degli altri? Ditemi come fare a trovare la mia storia, se non ho un briciolo di passione per quelle che hanno lasciato il segno? Ditemi per cosa posso giocarmi la mia vita. Anzi no, non me lo dite, voglio deciderlo io, voi fatemi vedere il ventaglio di possibilità. Aiutatemi a scovare i miei talenti, le mie passioni e i miei sogni. E ricordatevi che ci riuscirete solo se li avete anche voi i vostri sogni, progetti, passioni. Altrimenti come farò a credervi? E ricordatemi che la mia vita è una vita irripetibile, fatta per la grandezza, e aiutatemi a non accontentarmi di consumare piccoli piaceri reali e virtuali, che sul momento mi soddisfano, ma sotto sotto mi annoiano…

Sfidatemi, mettete alla prova le mie qualità migliori, segnatevele su un registro, oltre a quei voti che poi rimangono sempre gli stessi. Aiutatemi a non illudermi, a non vivere di sogni campati in aria, ma allo stesso tempo insegnatemi a sognare e ad acquisire la pazienza per realizzarli quei sogni, facendoli diventare progetti.
Insegnatemi a ragionare, perché non prenda le mie idee dai luoghi comuni, dal pensiero dominante, dal pensiero non pensato. Aiutatemi a essere libero. Ricordatemi l’unità del sapere e non mi raccontate l’unità d’Italia, ma siate uniti voi dello stesso consiglio di classe: non parlate male l’uno dell’altro, vi prego. E ricordatemelo quanto è bello questo Paese, parlatemene, fatemi venire voglia di scoprire tutto quello che nasconde prima ancora di desiderare una vacanza a Miami. Insegnatemi i luoghi prima dei non luoghi.
E per favore, un ultimo favore, tenete ben chiuso il cinismo nel girone dei traditori. Non nascondetemi le battaglie, ma rendetemi forte per poterle affrontare e non avvelenate le mie speranze, prima ancora che io le abbia concepite.

Per questo, un giorno, vi ricorderò.

Firmato….uno studente qualunque…

 

Aggiungo una mia riflessione: negli ultimi anni ci sono troppi DSA, BES, problemi di attenzione e molti vengono invitati a richiedere visite specifiche e certificazioni. Vi siete chiesti se il problema siano loro o le vostre lezioni che non appassionano? Forse vanno fatti dei cambiamenti? Forse servirebbe una maggiore attenzione per il singolo studente, che la scuola fa fatica a dare con classi di 30 persone…

Ho seguito molti ragazzi individualmente e quando dopo la prima lezione sull’atteggiamento e la fiducia in loro stessi ti senti dire: “allora non sono stupida” da una ragazzina di 11 anni….mi vengono i brividi all’idea che qualcuno la possa aver fatta sentire tale!!!

Buona riflessione e guardatevi allo specchio: brillano i vostri occhi?

 

Mara Bonucci

www.memoriaemetodo.it

STUDIA UN CAPITOLO IN 8 MOSSE

0234065d042f37d5bab4bde44d8ced78Oggi voglio darvi dei consigli per studiare più velocemente.

Bastano 8 mosse:

MOSSA N° 1 – STARE ATTENTI IN CLASSE!

Visto che a scuola siamo obbligati a stare, sfruttiamo al meglio il tempo delle ore di lezione: è importante ascoltare attentamente la lezione. Ho detto ASCOLTARE, NON SENTIRE!

Ascoltare significa avere le orecchie connesse al cervello e essere totalmente presenti con il fisico e la mente. Sentire vuol dire ” sto sentendo l’insegnante che spiega, ma…che bello sarebbe essere a casa a giocare, o…non vedo l’ora di vedere il mio ragazzo /la mia ragazza, ecc…”

Se stai attento alla spiegazione metà del lavoro è già fatto.

  • Ascoltare e prendere appunti, ascoltare le interrogazioni dei tuoi compagni e scrivere le domande
  • stare seduti in modo attivo, non stravaccati sulla sedia con lo sguardo perso nel vuoto!
  • scrivere sul diario tutti  i compiti

MOSSA N° 2 – A CASA: RIPOSO PER 30 MINUTI DOPO IL PRANZO

Appena arrivati a casa è importante riposare, staccare la testa da tutto ciò che è mentalmente impegnativo e faticoso e rilassarsi. Quindi mangia e per mezz’ora divertiti: l’ideale sarebbe stare all’aria aperta. Ma ricordati: non più di mezz’ora… altrimenti perdi la voglia di fare i compiti!

MOSSA N° 3 – STABILISCI UN ORARIO DI FINE

Non hai tutto il pomeriggio per studiare. Datti una scadenza (se fai sport potrebbe essere mezz’ora prima degli allenamenti). Questo ti permette di stare più concentrato.

MOSSA n° 4 – DAI UN ORDINE ALLE MATERIE

Prima fai le materie scritte, che ti tengono più sveglio, poi quelle orali.

Sull’ordine delle materie, ti consiglio di fare prima le più facili e poi le più difficili ( facili o difficili per te, è un concetto relativo) se la giornata non è delle migliori a livello di motivazione. Se invece ti senti grintoso puoi decidere di cimentarti subito con quelle difficili.

MOSSA N° 5 – VISIONE GLOBALE DEL CAPITOLO

La prima cosa su cui concentrarti è la visione del capitolo generale. E’ sbagliato cominciare a leggere subito il primo paragrafo e ripeterlo.

Leggi i titoli dei paragrafi, le sintesi in fondo al capitolo e le domande di verifica (la tua mente sarà orientata a trovare le risposte mentre leggi).

Questo ti permette di avere una visione di insieme: devi chiederti “alla fine dello studio quali sono i grossi argomenti che devo sapere?”

MOSSA N° 6 – SOTTOLINEA

Sottolineare non vuol dire prendere l’evidenziatore fosforescente e rendere il libro tutto giallo! Bisogna trovare le cose importanti e questo lo puoi fare concentrandoti sul titolo del paragrafo che stai leggendo e chiedendoti dove spiega quello che dice il titolo.

MOSSA N° 7 – SCHEMATIZZA CON UNA MAPPA MENTALE

Schematizza, NON riassumi! I riassunti non vanno fatti! Bisogna fare degli schemi inserendo le parole chiave che ti servono per ricordare cosa dire. Per trovarle prova a ripetere il contenuto a parole tue tenendo il libro aperto e guardando in alto. Ogni tanto sarai costretto a dare una SBIRCIATINA per andare avanti perché non ricordi come prosegue. Tutte le volte che dai la sbirciatina prenderai una parola di quelle che hai sottolineate ( se il libro è scritto bene, corrisponde al grassetto). Quelle sono le parole da mettere sulla mappa.

MOSSA N° 8 – RIPETI AD ALTA VOCE

Ripetere ad alta voce è una pre-interrogazione e in questo modo riesci a formulare dei discorsi senza ehmmm, cioè volevo dire che… che danno l’impressione che tu non abbia studiato.

Se hai le domande delle interrogazioni dei tuoi compagni, prova a rispondere come se fosse l’insegnante che te le fa.

In bocca al lupo!!!

Dal sito www.memoriaemetodo.it puoi scaricare un manuale gratuito che si intitola ”Studiare con Successo”

Ricomincia la scuola!

Finite le vacanze: ricomincia la scuola…che gioia!!!zaino

Quanto sono pesanti i primi giorni? E allora, per partire con la giusta marcia, ecco alcuni consigli pratici:

In classe come ci si comporta?

A scuola siamo obbligati a stare ed è bene sfruttare al meglio il tempo a disposizione durante la mattinata.

Il primo consiglio che ti do è quello di cominciare l’anno scolastico con il piede giusto: se fai bene le prime prove il professore si farà di te l’idea che sei un bravo studente e se avrai un piccolo incidente di percorso sarà una casualità. Ma è vero anche il contrario: se per tutto l’anno non fai niente e poi pretendi di rimediare tutto negli ultimi mesi di scuola, per convincere il professore delle tue reali capacità dovrai fare uno sforzo più grande: se fai bene un’interrogazione anche quello sarà un caso e l’insegnante avrà bisogno di una quantità maggiore di prove per essere convinto.

Molti studenti si ritrovano a maggio stressati dal dover recuperare varie materie per non essere bocciati; devi fare in modo invece che maggio sia il mese delle vacanze anticipate!

Il segreto è giocare d’anticipo.

E a casa cosa devi fare?

  • Quando torni da scuola concediti mezz’ora/un’ora di svago, possibilmente all’aria aperta per riossigenare il cervello
  • Poi mettiti a studiare ponendoti l’obiettivo di finire entro un certo orario (questo ti permette di stare più concentrato, se abbiamo a disposizione tutto il giorno si tende ad essere più lenti)
  • prepara la scrivania con tutto ciò che ti serve: libro, appunti, quaderno, penne e una bottiglia d’acqua (bere ossigena il cervello)
  • Organizza le materie: partire dalle materie scritte o da quelle orali? Dalle più facili per te o da quelle più difficili e noiose? In generale è meglio partire dallo scritto perché ci tiene più svegli e dalle cose più facili perché il risultato ottenuto ci motiva: se parto da quelle difficili e non riesco, perdo la motivazione anche per fare quello che mi sembra più facile.

E adesso vediamo come studiare un capitolo velocemente:

  • supervisione del capitolo leggi i titoli dei paragrafi e le parole in grassetto, osserva le immagini e se in fondo c’è una sintesi leggila prima di iniziare lo studio vero e proprio. Leggi anche le domande di verifica: questo attiva la tua mente a trovare le risposte nel testo e di conseguenza individui meglio i concetti da ricordare. Questa fase ti serve per avere la visione generale dell’argomento che devi studiare: tralascia i dettagli e chiediti solo “alla fine dello studio cosa dovrò sapere di questo capitolo”?
  • Studio e sottolineatura ti devi chiedere: dov’è che mi spiega quello che c’è scritto nel titolo del paragrafo? Sottolinea solo le cose veramente importanti e appunta delle parole chiave a margine del testo. Mentre studi cerca di trovare degli esempi collegati alla realtà che ti richiamino l’argomento che stai imparando. Se stai studiando storia ad esempio puoi guardare un film che parli di quel periodo, o immaginarti mentre combatti una battaglia.
  • Schema o mappa mentale: utilizzando frecce e disegni, sul quaderno crea una catena collegata tra le parti importanti del testo. Serve per staccarti dal testo e ripassare più velocemente. Una grossa perdita di tempo è invece data dal fare riassunti, molto meglio schemi riassuntivi.
  • Ripetizione ad alta voce: ti aiuta a verificare che sono state assimilate le informazioni e che riesci ad esprimerle chiaramente. E’ un riscaldamento all’interrogazione. Meglio se fatto in compagnia simulando la situazione studente-insegnante e prevedendo le possibili domande e gli argomenti già studiati collegati
  • Ripassa prima di andare a dormire: la mente rielabora le ultime informazioni della sera. La mattina svegliati 10 minuti prima e sempre dentro il letto rivedi mentalmente quello che hai studiato e memorizzato, noterai che tutto è molto più chiaro e immediato. Infine visualizzati all’interrogazione mentre rispondi bene a tutto e prendi un bel voto.

In bocca al lupo!

ok

Impara a concentrarti prima di leggere

Per molte persone, purtroppo, è difficile raggiungere lo stato ideale per la lettura, soprattutto nel lavoro o nello studio. Ci sono mille distrazioni che non ci permettono di stare concentrati come vorremmo: il telefono squilla, qualcuno ci chiama per un bisogno urgente, i pensieri si affollano, uno dietro l’altro, sui vari compiti che dobbiamo fare, e leggere diventa quasi impossibile.

La concentrazione va a farsi benedire. Diventa come scalare una montagna. Troppo complicato, faticoso e spesso, tutto questo, ci porta ad una forte demotivazione. Per qualcuno è fonte di stress e di mancanza di autostima. Molti arrivano a leggere sempre meno fino ad abbandonare, quasi completamente, lo studio o letture di formazione e di cultura.

Quello che è importante e utile, per leggere e farci amare la lettura e lo studio, è esattamente il contrario di tutto ciò. Lo stato ideale per leggere è uno stato di fluidità, che si presenta quando siamo totalmente assorbiti nel compito di un determinato momento, quando, cioè, riusciamo a isolarci nella lettura, il corpo è rilassato e la mente è attivata. La concentrazione è facile e mantenerla diventa davvero semplice e, di conseguenza, diventa semplice e piacevole anche la comprensione di quello che leggiamo.

In merito a quest’ argomento ho fatto molto letture di approfondimento. Tra tutti i libri, tecniche e articoli che ho letto, quello che ho trovato più interessante e di facile applicazione è una tecnica simpatica e, se vogliamo, anche divertente. Ci permette di riuscire a trovare lo stato migliore per leggere. Questa tecnica è:la tecnica del mandarino.

Ho sperimentato personalmente quest’applicazione, prima su di me e poi con i miei allievi e devo dire che è davvero facile da eseguire e funziona subito!

La prima volta che l’ ho provata ho avuto una sensazione fantastica: con gli occhi chiusi, seguendo le istruzioni che trovi tra poco, appena ho toccato il punto sopra e dietro la testa, ho sentito che il mio campo visivo si allargava e appena ho cominciato a leggere mi sembrava che le parole fossero molto più nitide e grandi e che i miei occhi riuscissero a vedere più cose insieme.

Sappiamo bene che la lettura, lo studio e tante altre attività quotidiane, richiedono molte energie mentali ed è importante dove fissi il tuo punto d’attenzione. Per esempio: quando guidi, il punto d’attenzione e di concentrazione non è né sui tergicristalli della tua macchina, né sulla targadell’automobile che ti precede, né tanto meno sul panorama alla tua destra o alla tua sinistra, il punto migliore è in fondo alla strada, questo punto è il fulcro della tua concentrazione.

Allo stesso modo, per il lettore efficiente, il punto d’attenzione ideale è immediatamente dietro e sopra la parte superiore della testa. Come scoprirai più avanti, la tecnica del mandarino sfrutta proprio questo punto, è qui che devi mettere il tuo mandarino immaginario.

Ecco la tecnica del mandarino.

Segui le tappe passo dopo passo, anche se ti potrebbero sembrare, a volte, bizzarre:

  • Chiudi gli occhi, rilassati e immagina di tenere nella tua mano dominante (destra o sinistra) un mandarino. Inizia a percepire tutte le sue caratteristiche: il peso, il colore, la sua forma, il profumo e il sapore, con calma.
  • Ora immagina di giocarci passandolo da una mano all’altra e mentre lo fai sei sempre più consapevole della sua consistenza.
  • Adesso prendi il mandarino con la mano dominante e portalo verso la parte superiore e posteriore della testa. Dolcemente, tocca la zona con la tua mano e immagina di sentire il mandarino che resta fermo in quella posizione mentre riporti giù il braccio e rilassi le spalle. Pensa che sia un mandarino magico che rimane in qualsiasi posto tu lo metta.
  • Mentalmente lascia il mandarino in equilibrio dietro la testa: nota che cosa succede al tuo stato fisico e mentale mentre lo fai. Ti sentirai rilassato e vigile.
  • Ancora con gli occhi chiusi, ti rendi conto che il tuo campo visivo si apre e si allarga sempre di più ed è molto piacevole. Con questa sensazione apri gli occhi e comincia a leggere.
  • Ti accorgi immediatamente come tutto sia semplice, leggero. Di come la lettura scorra, la tua concentrazione rimane e la comprensione del testo sia una facile conseguenza.

 

 

mandarinoPer avere un’ulteriore conferma della tecnica appena appresa, puoi fare un esercizio molto semplice: prendi una pagina di un libro che non hai ancora letto e leggila come fai di solito, quindi senza l’applicazione del “mandarino”. Poi prendi un’altra pagina di un altro libro e, prima di iniziare a leggere, applica la tecnica, con calma, seguendo tutta la procedura descritta sopra.

Confronta le due esperienze e nota la differenza.

Molte persone riferiscono di un campo visivo più ampio, di un movimento fluido degli occhi e la capacità di leggere gruppi di parole o addirittura intere frasi con un solo sguardo.

Le prime volte potresti non notare la differenza perché sei troppo concentrato nell’esperimento; se lo fai “senza pensarci” invece, sentirai perfettamente questi effetti.

Prendila come un gioco, prima di leggere dedica giusto due minuti alla visualizzazione del mandarino e poi leggi. Con l’esercizio costante diventerà un ottimo modo per prendere consapevolezza della concentrazione durante la lettura.

Questo livello di attenzione è ricercato dalle persone come stato per il massimo rendimento ed è simile allo stato di contemplazione che si raggiunge nella meditazione e nella preghiera, è simile al “qui e ora”.

Personalmente credo che sia utile per tutte le persone che hanno difficoltà a mantenere la concentrazione.

Si tratta di una forma di preparazione alla lettura da realizzare in massimo trenta secondi.

Ti riassumo brevemente i passi da seguire:

  • Metti quello che hai da leggere di fronte a te. Aspetta a leggere.
  • Chiudi gli occhi e prendi coscienza di te stesso dalla testa ai piedi: la tua schiena è dritta e rilassata, il tuo respiro è regolare e tranquillo.
  • Mentalmente osserva qual è lo scopo della tua lettura e ripetilo dentro di te. Per esempio:“Durante i prossimi quindici minuti, leggerò questo testo per prendere la visione globale dell’argomento principale”, oppure “in questi dieci minuti voglio comprendere la linea generale da seguire per il mio intervento in pubblico”.
  • Posiziona il mandarino immaginario nella parte superiore e posteriore della tua testa, fai un piccolo sorriso per rilassare i muscoli del viso e immagina che il tuo campo visivo si stia allargando sempre di più come se tu avessi un collegamento diretto tra gli occhi e la mente.
  • Adesso, mantenendo questo stato di vigilanza rilassata, apri dolcemente gli occhi e comincia a leggere a una velocità che sia comoda per te.

Molto interessante , secondo me è sapere che questa tecnica prende spunto da alcuni lavori fatti da uno specialista della lettura, Ron Davis, che ha messo appunto un metodo, che da lui prende anche il nome, per eliminare gli effetti negativi della dislessia.

 

Sempre più frequentemente sentiamo parlare di disturbi dell’apprendimento: dislessia (incapacità di leggere in modo fluido e difficoltà di mantenere la concentrazione), disgrafia (inversione di lettere o consonanti errate), discalculia (fatica nel fare i calcoli matematici). A volte ne sento parlare come se fossero una “malattia”.

dislessia

Davis soffriva di dislessia e mentre cercava una soluzione al suo problema, fece una scoperta importante: le persone dislessiche hanno un punto d’attenzione vagante che si sposta

senza giungere ad un punto fisso. Di regola, invece, i lettori che NON hanno problemi di dislessia hanno un punto d’attenzione fisso, localizzato immediatamente dietro e sopra la parte superiore della testa (dove va posto il nostro mandarino, appunto).

In meno di tre anni, allenandosi a indirizzare di nuovo la sua attenzione, innalzò le sue capacità di lettura, scrittura e ortografia da un livello di scuola elementare a un livello di scuola superiore.

Se questa tecnica ha funzionato sui dislessici, pensate a quale potrebbe essere l’effetto su un

“normale” lettore, adulto o bambino che sia, che è sempre distratto e ha problemi di concentrazione.

La tecnica del mandarino c’è stata tramandata con un gran numero di alternative anch’esse simpatiche e comunque efficaci: il cappello da mago, quello da meditazione e persino la concezione originaria del “cappello d’asino”, sono tutti strumenti per fissare l’attenzione.

Ognuno di essi fa in modo che una parte della tua attenzione si ponga sopra e dietro la testa. Se con te l’immagine di un mandarino non funziona, allora immagina di indossare un grosso cappello, ad esempio un sombrero con un uccellino appollaiato sopra di esso. Senti il sombrero che si appoggia sulla tua testa e fissa l’attenzione sull’uccellino posto proprio dove avresti messo il mandarino.

Un altro modo è immaginare di stare al di fuori del tuo corpo e di guardare, mentre leggi, la tua testa dall’alto.

Una volta che hai posto lì il mandarino o l’uccellino, dimenticatene.

 

Oltre a questa tecnica te ne voglio suggerire un’altra, diversa e allo stesso modo efficace, che ti permette di entrare in uno stato di concentrazione, di maggiore lucidità mentale, pronto per apprendere.

 

Si chiama la tecnica del conto alla rovescia.

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Ecco la procedura per entrare in questo stato, detto anche stato di apprendimento accelerato.

  • Mettiti comodo e fai un respiro profondo. Togli l’aria dai tuoi polmoni lentamente e chiudi gli occhi.
  • Prova un totale rilassamento fisico. Fai un altro respiro profondo e trattienilo un attimo. Mentre espiri lentamente, pensa al numero “tre” e ripeti mentalmente la parola relax.

Questo è il tuo segnale di rilassamento fisico, prendi consapevolezza. Rilassa i muscoli più importanti del tuo corpo, dalla testa ai piedi, come un’onda di rilassamento che scorre attraverso tutto il tuo corpo.

Sciogli ogni muscolo e liberalo da tutte le tensioni.

  • Ora calma la mente. Fai un respiro profondo e trattienilo un momento. Togli l’aria dai tuoi polmoni lentamente e pensa al numero “due”. Ripeti mentalmente la parola relax. Questo è il tuo segnale di rilassamento mentale, prendi consapevolezza. Lascia andare tutti i pensieri sul passato o sul futuro. Focalizza la tua concentrazione sul presente. Mentre purifichi i polmoni e la mente, lascia che tutti i problemi e le preoccupazioni scivolino via. Adesso inspira e immagina che un senso di pace si diffonda e avvolga tutto il tuo corpo.
  • Fai un altro respiro profondo e trattienilo un momento. Togli l’aria dai tuoi polmoni lentamente, senti nella tua mente il suono del numero “uno”. Mentre lo fai, immagina un bellissimo fiore nel tuo occhio mentale (chiamato anche “terzo occhio”, sopra il naso in mezzo agli occhi) e immagina di essere in un posto bellissimo e tranquillo. Prenditi tutto il tempo che è necessario, lentamente; poi riapri gli occhi e riprendi coscienza della realtà.

 

Entrare in questo stato fisico e mentale attiva l’emisfero destro del cervello e lo apre agli stimoli esterni.

Mentre sei in questo stato di elevata sintonia, apri l’accesso a un archivio profondo nella tua memoria a lungo termine.

Devi solo sperimentare e trovare quale sia la tecnica migliore per te.

Mara Bonucci